Martin Scorsese

Attore, Produttore, Regista, Sceneggiatore

Biografia di Martin Scorsese

Uno dei maestri del cinema contemporaneo, uno dei più grandi cineasti di sempre, autore originalissimo, dall’impronta unica e inimitabile, questo è in due parole Martin Scorsese.
Il suo è un cinema forte che spesso colpisce duro, anzi durissimo, un cinema fatto di solitudini, di violenza, rabbia, ma anche di senso di colpa e speranza di redenzione in cui ha grande rilievo il peso delle origini cattoliche. Il tutto confezionato con perfetti virtuosismi nella tecnica di ripresa.
Molteplici le sue fonti di ispirazione, dal cinema italiano d’autore, agli autori della Nouvelle Vague fino ai classici del cinema americano.
Martin Scorsese nasce a Flushing (Long Island) nello Stato di New York il 17 novembre 1942. I suoi genitori erano figli di immigrati siciliani arrivati negli Stati Uniti intorno al 1910. Trascorre infanzia e adolescenza nella “Little Italy” di Manhattan da cui trae ispirazione per il suo futuro film, Mean Streets (1973). A quattordici anni entra in seminario dal quale è espulso nel giro di un anno. Si iscrive alla New York University per seguire i corsi di cinema. Tra il 1963 e il 1966 dirige due cortometraggi. Nei primi anni Settanta realizza diversi documentari. Nel 1969 firma il suo primo lungometraggio, Chi sta bussando alla mia porta? interpretato da uno dei suoi futuri attori-feticcio, Harvey Keitel. Con lo stesso attore gira nel 1973 Mean Streets, il suo primo successo. Nel 1976 firma il suo primo vero capolavoro, Taxi Driver, che gli fa vincere il primo di innumerevoli riconoscimenti, la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il film entra di diritto nella storia del cinema. Nel 1980 realizza un altro capolavoro, Toro scatenato ancora con uno straordinario Robert De Niro. Nel 1983 lavora ancora con De Niro in Re per una notte, nel 1985 vince la Palma d’Oro come migliore regista con Fuori orario, l’anno seguente firma Il colore dei soldi con l’astro nascente Tom Cruise. Nel 1988 dà scandalo con il discusso L’ultima tentazione di Cristo in cui, da uomo profondamente cattolico, propone una personale interpretazione della passione di Cristo. Il film provoca un profondo dissenso nella Chiesa ma Scorsese ottiene comunque una nomination all’Oscar come miglior regista. Nel 1989 firma, con Woody Allen e Francis Ford Coppola, l’episodio più riuscito dei tre che compongono il film collettivo New York Stories. Negli anni Novanta realizza altri capolavori, Quei bravi ragazzi (1990, Leone  d’Argento per la regia a Venezia), il remake di Cape Fear – Il promontorio della paura (1991), L’età dell’innocenza (1993, altra candidatura all’Oscar e una miriade di altri riconoscimenti) impietoso affresco dei crudeli rituali della buona società newyorchese dell’Ottocento, Casino (1995) incentrato sulla nascita e il declino delle bande criminali di Las Vegas dagli anni Settanta in poi, Kundun (1997) pellicola intimista sulla giovinezza del 14°Dalai Lama, Al di là della vita (1999) dramma di un paramedico sull’orlo di una crisi nervosa.
Altro decennio, altri capolavori. Gangs of New York kolossal girato a Cinecittà che, dopo una travagliata fase di preparazione, esce nel 2002 interpretato da Daniel Day-Lewis e Leonardo Di Caprio, attore con cui stringe un fruttuoso sodalizio per altre importanti pezzi di storia del cinema: The Aviator (2004) biopic sulla ‘leggenda’ di Hollywood Howard Hughes, The Departed – Il bene e il male (2006) che gli fa ottenere la tanto sospirata statuetta per la migliore regia e il miglior film, Shutter Island (2010) thriller a sfondo psicologico tratto da un romanzo di Dennis Lehane.
Nel 2011 realizza Hugo Cabret prima opera di Scorsese destinata a un pubblico di ragazzi e girata in 3D. Il film ottiene ben undici candidature al premio Oscar tra cui, naturalmente, quella per la migliore regia. Il cinema di Scorsese è tutto questo e anche altro: non sono da dimenticare la sua ricca produzione di documentari per il cinema e per la televisione e le sue prove di attore. L’Italia gli ha assegnato il Leone d’Oro alla carriera nel 1995, proprio in concomitanza con la celebrazione dei cento anni del cinema.